Pratica Psicoterapeutica si costruisce numero per numero con i contributi dei lettori, e assume partanto, mantenendo comunque una continuità negli intenti e nei contenuti, una fisionomia che prende corpo di volta in volta al di là di schemi prefissati. A un numero in cui erano prevalenti gli articoli a contenuto clinico che richiedevano la forma “protetta”, e dunque fruibili solo dai lettori registrati, ne succede uno, questo primo del 2015, dove la quasi totalità degli scritti è leggibile da tutti. Oltre alle consuete rubriche, abbiamo una sezione speciale dedicata a Gaetano Benedetti, che raccoglie alcuni interventi al Convegno: “Gaetano Benedetti tra passato e futuro: i fecondi sviluppi del suo pensiero”, tenutosi alla Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica (SPP), a MIlano in Via Pergolesi 27, il 29 novembre 2014. Abbiamo contributi di Guido Medri, Sara Maccario, Carlo Calanchini e Paolo Migone, ai quali vogliamo qui aggiungere il riferimento a un altro scritto su Benedetti comparso nella nostra rivista nel n. 9 (2-2013), a firma di Secondo Giacobbi: Ricordando Gaetano Benedetti
Nella sezione clinica Silvia Lo Vetere e Simone Maschietto ci offrono, attraverso l’esemplificazione di alcuni casi, considerazioni che oltrepassano, senza perderne il rigore, i confini della terapia psicoanalitica. A completamento, un commento di Alberto Lampignano a un aricolo di Civita comparso nel numero scorso.
La sezione Il contesto socio-culturale è particolarmente ricca. Marcantonio Di Palma, Giovanna Tatti, Sara Maccario e Secondo Giacobbi (con un commento di Alfredo Civita) ci parlano di epistemologia della complessità, di maternità, di trauma e di vecchiaia e morte, collegando questi temi fondamentali alla teoresi e alla cultura psicoanalitica.
Dopo la sezione dedicata a Gaetano Benedetti, di cui s’è detto, conclude il numero Roberto Carnevali, che per Psicoanalisi e Istituzione ci descrive il percorso di ricerca che ha condotto nell’ambito del Servizio Psichiatrico in provincia di Milano nel quale lavora. Al centro della ricerca il confronto fra varie scuole di psicoterapia intorno all’approccio relazionale e alla conduzione di gruppi terapeutici con pazienti psichiatrici.
Siamo lieti di constatare che il numero dei collaboratori si amplia progressivamente, così come quello dei lettori e degli iscritti all’area clinica protetta.